Ricerca e Analisi

Comprendere tendenze locali e internazionali, analizzare dinamiche di conflitto e imparare da esperienze passate rappresentano oggi passaggi basilari per pianificare interventi di peacebuilding che siano innovativi ed efficaci.

La ricerca e l’analisi sono dunque fondamentali non solo per l’intero lavoro di AP, ma anche per il successo di tutti gli attori coinvolti nel peacebuilding e nella risoluzione dei conflitti.

AP conduce attività di ricerca e analisi su svariati temi, tutti legati al peacebuilding, e facendo uso di diverse metodologie. I risultati di questo lavoro diventano poi la base per le attività di advocacy, formazione e appoggio ai processi di peacebuilding.

Advocacy

Il peacebuilding non può essere efficacemente promosso senza prima cambiare il modo in cui vari attori (tra cui governi, organizzazioni internazionali, ONG, etc.) intervengono sul conflitto e sulla loro risoluzione. Per questo, AP vuole dialogare regolarmente con le istituzioni politiche competenti—in primis in Italia e in Europa, ma anche nel resto del mondo—sulle opportunità per adottare approcci di peacebuilding che possano portare, con maggior efficacia, alla risoluzione, gestione o prevenzione dei conflitti violenti.

L’approccio di AP alle attività di advocacy (che includono seminari, pubblicazioni, consultazioni ed eventi pubblici) è conforme ai principi guidi dell’agenzia ed enfatizza il protagonismo dei gruppi direttamente coinvolti nei conflitti, l’impegno reciproco e l’attenzione ai risultati concreti.

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Monitoraggio, Valutazione e learning (MEL)

Un settore al quale AP da grande attenzione è il monitoraggio e la valutazione (monitoring and evaluation, o M&E) di progetti o programmi non solo di peacebuilding, ma anche di progetti di partecipazione pubblica e governance realizzati nel contesto della cooperazione internazionale. AP svolge questo lavoro sia direttamente sia per conto di associazioni, ONG e organizzazioni internazionali.

Le attività di M&E includono di solito un lavoro di ricerca e analisi che è specifico ai singoli programmi o progetti. Questo permette quindi di studiare nel dettaglio l’impatto di tali iniziative e di approfondirne i limiti e le potenzialità per un miglioramento costante della qualità degli interventi. Il lavoro di M&E può dunque contribuire alla crescita dell’intero settore del peacebuilding.

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Appoggio ai processi di peacebuilding

Dove possibile e a faccia di un chiaro valore aggiunto, AP sostiene iniziative e progetti di peacebuilding direttamente in zone afflitte da conflitti armati o violenza. Questo lavoro viene svolto in diversi modi—in primis attraverso facilitazioni e mediazioni, ma anche scambi e altre attività di empowerment e capacity-building—e sempre a beneficio diretto delle comunità o gruppi di persone che sono direttamente affette dalla violenza.

Il lavoro di AP sotto quest’asse nasce o dall’identificazione di una chiara opportunità d’intervento o da una richiesta che parte d’istituzioni o gruppi coinvolti direttamente in conflitti. In tutti i casi, le iniziative in appoggio a processi di peacebuilding saranno sempre uniche in quanto sviluppate secondo le caratteristiche specifiche del contesto dato.

Formazione

Il peacebuilding è in costante cambiamento: l’esperienza genera nuove conoscenze che servono per migliorare gli strumenti esistenti o per crearne di nuovi. La formazione diventa quindi un modo essenziale per far crescere il sistema-paese (e il sistema-Europa) su temi fondamentali per il settore del peacebuilding e serve ulteriormente per misurarci e stimolarci in modo diretto con professionisti provenienti da diverse contesti. Dove la formazione diventa accompagnata e legata a degli obiettivi di cambiamento istituzionale, essa diventa capacity-building.

Le attività di formazione di AP sono rivolte a chi lavora nel settore della cooperazione internazionale, sia in ambito governativo sia non, e ha bisogno di competenze specifiche per comprendere, monitorare e rispondere a dinamiche di conflitto. L’impegno di AP si estende anche a conferenze e corsi accademici (in Italia e all’estero), dove i soci dell’agenzia sono regolarmente chiamati a partecipare come esperti.

2019 – Laboratori di formazione: non-discriminazione e gestione dei conflitti